Il colpo d'ala sul debito americano diventa tempesta nei mercati europei Il default americano è rinviato aumentando in due fasi il tetto al debito, per un ammontare di duemila e quattrocento miliardi di dollari. Lo spettro verrà evocato di nuovo, c’è da scommetterci, ma solo dopo le elezioni del novembre 2012. Le Borse hanno festeggiato brevemente in Asia e in Europa, poi sono tornate in rosso (Piazza Affari ha chiuso a meno 3,87 per cento). Più che al pericolo passato, guardano ai rischi futuri. Lo sciame di locuste torna su questa sponda dell’Atlantico e potrà ricominciare a far danni Stefano Cingolani 02 AGO 2011
Se ci crolla l’America Ben Bernanke, presidente della Federal Reserve, il banchiere centrale americano, lancia l’allarme: “Si va incontro a una colossale calamità finanziaria” se non verrà raggiunto un accordo sul bilancio pubblico. Helicopter Ben ha gettato dal cielo una valanga di denaro liquido per spegnere l’incendio della crisi bancaria; quando parla lui, dunque, c’è da preoccuparsi sul serio. Moody’s, una delle parche che tengono in mano i destini finanziari di governi, banche, imprese, insomma del capitalismo mondiale, è pessimista sui titoli americani. Leggi Quella sporca guerra pulita Stefano Cingolani 17 LUG 2011
Non c’è un solo deficit a cui badare. Più che i conti, può la bilancia Okay, ci hanno provato. La Borsa in altalena, un venerdì grigio, un lunedì nero e un martedì rosa. Il gioco funziona così. Ma c’è una logica in questa follia? A dispetto delle aspettative razionali, il Financial Times nella Lex column di ieri, dice che non c’è e rampogna i mercati: ma perché vi accanite contro l’Italia e non contro gli Stati Uniti che stanno peggio? Stefano Cingolani 13 LUG 2011
Ritorna il partito della patrimoniale Il revival porta la firma (anzi il volto e le parole) di Giuliano Amato , padre nobile dell’imposta patrimoniale. Solo che questa volta non bisogna chiamarla così. “Parlerei piuttosto di una tassa sulla ricchezza – spiega giovedì 21 all’ultima puntata di “Ballarò” – Non si tratta di far pagare il possesso. Insomma, non mi interessa tassare la proprietà dello yacht, ma chi lo usa dimostrando la propria opulenza. Stefano Cingolani 29 GIU 2011
Tre uomini in banca Adesso è fatta per davvero. Mario Draghi ha ottenuto il via libera anche dai capi di stato e di governo che compongono il Consiglio europeo. Il governatore della Banca d’Italia, quindi, è il nuovo presidente della Banca centrale europea. Il passaggio dei poteri avverrà solo alla scadenza formale del mandato di Jean-Claude Trichet, il 31 ottobre prossimo. Ma già in questi giorni, nel discutere la crisi greca con Angela Merkel, si è visto all’opera il metodo Draghi. Stefano Cingolani 26 GIU 2011
Anatomia di un fallimento greco (che può diventare europeo) La crisi greca dimostra ancora una volta quanto la realtà superi la fantasia. Non c’è intrigo finanziario più complesso e misterioso: chi sono i colpevoli? I governi scialacquoni, le banche che speculano sui buoni del tesoro, i soliti Goldman boys maestri nel truccare i conti? L’ultimo capro espiatorio è George Papaconstantinou, il ministro dell’Economia che ha prescritto la cura da cavallo. Paga le proteste sociali e la perdita di consenso del governo, così George Papandreou ha deciso di sostituirlo con Evangelos Venizelos, il suo arcirivale nel Partito socialista. Stefano Cingolani 19 GIU 2011
Le amnesie dell'Economist Leggere i dati pubblicati ieri dall’Istat e dar ragione al survey dell’Economist sull’Italia è un tutt’uno. Il prodotto interno lordo nel primo trimestre 2011 è aumentato dello 0,1 per cento, ha certificato l’Istituto nazionale di statistica. Aumentato? Siamo seri, al netto dell’errore statistico è persino diminuito. Dunque, il paese non cresce, confermando una stagnazione che dura da una dozzina d’anni. Eppure, il velo statistico nasconde una realtà complessa. Ci sono più cose in cielo e in terra d’Italia, di quante ne contenga la filosofia del settimanale di St. James. Leggi L’Economist ha fregato i suoi lettori di Giuliano Ferrara Stefano Cingolani 11 GIU 2011
Default non è morire Tutte le ipotesi in campo per far fallire la Grecia in modo pilotato Il nome della cosa cambia: reprofiling, rollover, rescheduling che può essere morbido o duro, volontario o (extrema ratio) forzoso. La sostanza, invece, è una sola: si sta discutendo di far fallire la Grecia in modo pilotato. Ci sono differenze importanti, tuttavia è ormai chiaro che i risparmiatori non riscatteranno i titoli al loro valore e alla scadenza prevista al momento dell’acquisto. Stefano Cingolani 07 GIU 2011
La tenue e ondivaga Confindustria non solo marcegagliana Francesco Saverio Nitti, mente acuta e implacabile statalista, ricordava quando ricevette a Palazzo Braschi, sede del governo, la giovane Confindustria che gli chiedeva di fare qualcosa contro la crisi. Lui, sarcastico, replicò: “Cosa?”. E improvvisamente nel salone rinascimentale scese un imbarazzato silenzio. L’aneddoto viene in mente volendo tirare le somme della presidenza Marcegaglia. Stefano Cingolani 28 MAG 2011
E’ giusto che Atene cada "La dinamica che definisce il capitalismo, quella dell’inesorabile competizione sul mercato, cozza con il desiderio umano di stabilità e certezza: questo è il problema. La competizione, la forza più grande del capitalismo, crea ansietà in tutti noi”. Alan Greenspan, allievo di Ayn Rand, coglie nelle sue memorie, “L’età della turbolenza”, il senso ultimo della questione. L’ansia e poi il panico hanno dominato la grande crisi finanziaria. Ma la voglia di stabilità e certezza si trasforma in un boomerang. Stefano Cingolani 26 MAG 2011